Ben ritrovati a tutti!
Continuiamo il discorso sugli organi di trasmissione dando un'occhiata ad un componente presente sulla stragrande maggioranza delle vetture in commercio: il cambio manuale.
Il cambio di
velocità, o semplicemente cambio, è un sistema meccanico costituito da un
insieme di ruote dentate con la funzione di adattare la velocità di rotazione
del motore a quella delle ruote in modo tale da poter avere a disposizione
coppie elevate anche a basse velocità. Sono presenti diverse ruote dentate che
ingranano tra di loro.
Prima ancora
di vedere a cosa serve il cambio di velocità in un autoveicolo, come esso si
compone e come funziona, occorre introdurre
brevemente un concetto imprescindibile quando si trattano ruote dentate: il
rapporto di trasmissione. Esso esprime il modo in cui viene trasferito il moto
da una ruota dentata appunto all’altra in una coppia di ingranaggi. Nei cambi
per uso automobilistico si preferisce parlare in termini di rapporto di
riduzione che altro non è che l’inverso di quello di trasmissione. Si può
dimostrare che il rapporto di riduzione può essere espresso come rapporto appunto tra la velocità angolare della ruota motrice (quindi quella del motore) e quella della ruota condotta (quindi del cambio).
Detto
questo, si può continuare dicendo che il
cambio di velocità in una autovettura si rende necessario per rimediare ad una
caratteristica, quasi un piccolo difetto per così dire, dei motori a
combustione interna, cioè quella di non essere in grado di fornire una buona
coppia a bassi regimi di rotazione. La forza necessaria a muovere un veicolo è
massima quando esso è fermo, di più se questo deve essere messo in movimento in
salita. In questo caso la coppia del motore deve essere tale da vincere
l’inerzia del veicolo (grandezza proporzionale alla massa dello stesso ed
all’accelerazione che gli si vuole conferire).
Dalla
definizione di potenza quale prodotto tra coppia e velocità di rotazione, si
evince che a parità di potenza per modificare la coppia occorre variare la
velocità di rotazione, variazione che avviene modificando proprio quel rapporto
di riduzione introdotto in precedenza. Ecco spiegato il perché la prima marcia
ha un rapporto di riduzione maggiore di tre, cioè ecco perché la velocità del
motore è tre volte maggiore della velocità del cambio (o, allo stesso modo,perché la velocità del cambio è tre volte minore di quella del motore); di conseguenza
dividendo per tre il numero di giri, si ottiene una coppia moltiplicata per tre
e quindi tre volte maggiore.
I cambi
manuali più diffusi nelle vetture di questi anni hanno almeno cinque marce a
volte anche sei, questo perché se le
velocità angolari di motore e cambio fossero sempre nello stesso rapporto di
riduzione, durante la marcia in pianura per esempio si assisterebbe ad un
motore che gira ad un alto numero di giri senza un apprezzabile aumento di
velocità del veicolo. Avendo più marce invece si può disporre di diversi rapporti di
riduzione per esempio di 2 ad 1 (che significa 2 giri del motore per 1 giro
delle ruote) o di presa di retta, in cui il rapporto è di 1 ad 1 che significa
che per un giro del motore si ha un giro delle ruote, caso della quarta marcia
in un cambio a quattro e a cinque rapporti.
La quinta marcia aumenta la velocità dei veicoli ed è stata introdotta
per economizzare il combustibile; essa ed in genere le marce superiori alla
quarta hanno un rapporto che incrementa ulteriormente al velocità delle ruote
(ad esempio 1 giro del motore per 1.3 giri delle ruote); tutto ciò senza
superare i limiti operativi del motore. Aumentando la velocità delle ruote si
riduce la coppia, quindi ogni aumento di marcia porta ad avere meno
accelerazione ecco perché a volte risulta necessario scalare marcia.
La retromarcia è realizzata grazie ad un terzo albero da un ingranaggio ausiliario che trasmette il moto invertendo il senso di rotazione (ruota oziosa).
Gli ingranaggi sono chiusi in una scatola a tenuta ermetica detta scatola del cambio.
La retromarcia è realizzata grazie ad un terzo albero da un ingranaggio ausiliario che trasmette il moto invertendo il senso di rotazione (ruota oziosa).
Gli ingranaggi sono chiusi in una scatola a tenuta ermetica detta scatola del cambio.
Schema funzionale cambio manuale |
Sezione cambio manuale |
Inoltre, vista la difficoltà dell'argomento, ho ritenuto utile inserire un video in cui è possibile vedere un animazione del funzionamento del cambio sperando che possa essere di maggiore aiuto.
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